Dolori muscolari nel Ciclista:perché?

 

Il dolore muscolare nel ciclista, quando compare, é un evento fisiologico connaturato a questo sport, non va medicalizzato e passa da solo stando semplicemente a riposo.

Tipicamente, la questione assilla il principiante , perché il Ciclista esperto ha imparato a conoscere il suo corpo ed é in grado di dargli una giustificazione.

Vediamo la questione nelle tre condizioni in cui si vengono a trovare tutti i Ciclisti

- PRINCIPIANTE: egli non ha sviluppato la muscolatura per cui dopo un certo numero di pedalate avverte dolore ai polpacci e se pedala fuori sella (non seduto) anche alla coscia e alle ginocchia. Tali dolori, se resiste a pedalare, con il passare dei mesi, calano sino a scomparire, fissato un certo percorso. Detto in altri termini: se il Ciclista si pone come obbiettivo di fare un certo percorso, poniamo 15 chilometri al giorno per andare a spasso o al lavoro può stare certo che se insiste, dopo un certo numero di mesi, farà quel percorso senza sentire nessun dolore, per tutta la vita se avrà la voglia di pedalare almeno una volta la settimana.

- PRINCIPIANTE CHE VUOLE DIVENTARE ESPERTO: egli ha raggiunto un primo stadio di non dolore ai muscoli e adesso si impegna per fare percorsi più lunghi o la stessa lunghezza ma con salite impegnative. In tale incremento di sforzo egli torna a sperimentare i dolori muscolari perché i muscoli non sono allenati a compiere il maggior lavoro richiesto, quindi, é come se il Ciclista ritornasse principiante, se insiste a fare il nuovo percorso, dopo un certo numero di settimane o mesi dipendenti dal suo impegno, ritorna nello stadio di non fatica anche per il percorso più lungo.

- CICLISTA ESPERTO IN COMPETIZIONE: le due sopraccitate situazione implicitamente prevedevano che il Ciclista raggiungeva il regime pedalando alla velocità costante del cicloturista 20-27 Km ora in pianura.

Il Ciclista in competizione ha raggiunto una preparazione che gli consente di pedalare, alla velocità del cicloturista anche un giorno interno senza avvertire fatica ne dolori muscolari e trovando anche il fiato per parlare con i compagni di squadra mentre pedala.

Nel momento in cui la corsa si fa dura ed egli deve tirare fuori tutta la potenza che ha per tentare di distaccare il gruppo, sperimenta anche lui il dolore ai muscoli ma questa volta, però, non per carenza di allenamento, ma per la comparsa dell’acido lattico che come vedremo in altro capitolo, negli sforzi estremi concorre anch’esso a produrre forza.

Il Ciclista alla comparsa dell’acido lattico avverte un dolore acuto ai muscoli allora sa che deve alleggerire lo sforzo per cui si mette a pedalare a ruota di un altro corridore per riprendersi e bruciare parte dell'acido lattico accumulato nel corso del violento attacco precedente.

....Gli ultimi chilometri di un gruppo di fuggitivi, a qualche chilometro dall'arrivo, sono interamente condizionati da quanto detto sopra.(Bernard _Hinault)....


Riferimenti:

 
http://www.ciclistaurbano.net/allenamento_ciclista_urbano.html

 
http://www.ciclistaurbano.net/allenamento_da_professionisti.html

 
 
 

Articolo 1958 verificato al 2019-10-06 categoria: Il Ciclista