Diminuire denti corona:vantaggi?

 

L'opinione di scrive qui é che la maggioranza delle innovazioni che riguardano le bici degli ultimi tempi hanno solo vantaggi per chi le produce perché creando nuove aspettative e mode aumentano le vendite.

Per quanto riguarda la tendenza a ridurre il numero di denti della corona anteriore vale quanto detto sopra. Una configurazione classica, durata molti anni, per le bici da strada, vede la presenza di due corone anteriori di 52 e 42 denti. Ora il mercato propone 50 e 34 denti. Questo determina che per avere gli stessi rapporti anche i pignoni posteriori devono avere meno denti.

Esempio: se pedaliamo con una corona di 42 denti con un pignone da 16 denti, per andare alla stessa andatura e numero di pedalate al minuto dobbiamo posizionare la catena sul pignone posteriore di 13 denti se la corona ne ha 34. Infatti 42/16 é circa uguale a 34/13.

Per quanto riguarda confort di guida e altri aspetti nelle due configurazioni non cambia nulla.

L'unica cosa che cambia é che all'abbassarsi del numero di denti della corona anteriore deve abbassarsi anche il numero di denti dei pignoni posteriori e ciò ha come conseguenza che essi dureranno di meno perché minore sono i denti su cui lavora la catena più rapida é la loro usura.


Ma dato che il mercato non può mai stare fermo, adesso stanno spingendo per avere una sola corona davanti, naturalmente piccola. Ogni innovazione viene sapientemente condita con della favolette, qui si dice che viene ridotto il peso sulla bici perché sparisce il deragliatore anteriore e la relativa corona: é vero ma quanto incide il peso di questi componenti sulla prestazione? In pianura 1Kg incide per lo 0,1% sulla velocità mentre in salita 1%. Ipotizzando che cambio, corona e levette pesino mezzo kg si ha che in pianura la prestazione migliora del 0,05% mentre in salita dello 0,5%, dati insignificanti per i ciclisti non professionisti.

Ma non é finita qui: con la monocorona la spesa per la manutenzione aumenterà ulteriormente perché la catena per passare dal pignone più grande al più piccolo dovrà compiere un'ampia variazione di inclinazione accentuando quindi l'usura di tutti i componenti della trasmissione: corona, pignoni, catena, cambio.

La nostra società si regge sul consumo: nulla é creato per durare a lungo ed essere riparato ma quasi tutto oggi dever durare poco e non si deve riparare, anche la bici non si sottrae a questa logica.


Riferimenti:

 
http://www.ciclistaurbano.net/Manutenzione_cambio%20catena.html

 
http://www.ciclistaurbano.net/bicicletta_detail.php?id=693

 
http://www.ciclistaurbano.net/bicicletta_detail.php?id=2541

 
http://www.ilcambiamento.it/articoli/difendersi_obsolescenza_programmata_consumismo
 
 

Articolo 2692 verificato al 2021-06-21 categoria: La Bicicletta