Siamo tutti inebetiti, il potere ha compreso che con la paura ci fa fare quello che vuole.

 

Da due anni, in pratica da quando la notizia dell’arrivo del Covid ha fagocitato la nazione, tutti indossiamo mascherine e ci avventuriamo a fare scorta di carta igienica. Abbiamo saputo, e la cosa ci ha lasciati sconvolti, che alcuni lavori erano essenziali e alcuni non erano, e ci abbiamo creduto. Tutto è sembrato venire da un altro mondo, come fosse orwelliano e spaventoso. Poi, dopo solo poche settimane dall’inizio della cosa, la notizia della disponibilità dell’ idrossiclorochina e dell’ivermectina ha iniziato a essere nota, sicché la crisi è sembrata diventare gestibile.

Evviva, evviva, ho pensato! Grazie, Dio, per averci fornito una scoperta così tempestiva; saremo in grado di schivare anche questo proiettile. Non mi ero reso conto invece di quale enorme proiettile ci stesse venendo incontro. Perché, nonostante i farmaci curassero l’infezione, i blocchi nei loro confronti sono continuati. Le mascherine si sono presto dimostrate assolutamente inutili, tuttavia, non solo sono rimaste sui nostri volti ma sono diventate icone religiose, dispositivi che segnalerebbero la virtù di chi le indossa. Abbiamo smesso di fare conversazioni con gli estranei. I nostri figli si sono seduti, ora dopo ora, giorno dopo giorno, davanti agli schermi di computer che hanno fornito loro quel minimo di istruzione che il sistema diceva andasse bene.

Abbiamo smesso di andare al cinema. “A mangiare fuori” è diventato proprio questo nel senso letterale del termine “ fuori al freddo dai ristoranti. Nessuna festa. Nessuna chiesa. Nessun lavoro. Abbiamo costruito enormi ospedali improvvisati per gestire il carico di casi ancora prima che si presentassero. Le persone morivano di Covid, prima ancora di sapere se morivano di Covid o no. Nessuno ha chiesto perché non stavamo usando quei farmaci miracolosi economici e ampiamente disponibili per salvare la gente. “Perchè, sono ammessi?” Il mio medico mi ha detto che non gli era “permesso” di prescrivere nè l’idrossiclorochina, nè l’ivermectina. “Permesso?” Entrambi i farmaci sono stati approvati dalla FDA per altri usi, quindi qual è il problema? Oh, giusto. I soldi che si possono fare nel vendere un vaccino “ questo è il problema. Non c’è bisogno di un vaccino se la cura esiste ed è veloce, facile ed economica.

La mia ingenuità ha iniziato a morire; il mio cinismo è divenuto integrale. Poi Cuomo ha sganciato le “bombe di morte” sulle case di riposo, residenze dove agli anziani veniva negato il contatto con i loro cari “ e decine di migliaia di queste persone sono morte, e sono morte da sole, e non abbiamo fatto nulla. La gente ha perso vita, lavoro e casa eppure abbiamo continuato ad indossare mascherine e a fare scorte di carta igienica. I nostri figli, mascherati, sequestrati e limitati hanno cominciato ad avere tendenze suicide e ci siamo sentiti incapaci di fare qualcosa a riguardo. Fauci ha continuato ad aggiungere strati alle nostre mascherine, che sapevamo non funzionare, eppure è rimasto al suo posto. Sta ancora sostenendo sia l’uso delle maschere che vaccini, e nemmeno troppo bene, ed entrambe le cose fanno un sacco di danni eppure, tuttora, fa ancora il suo lavoro. Dovrebbe non solo essere licenziato ma essere rinchiuso da qualche parte.

Eppure continuiamo a non fare nulla. Ascoltiamo le voci di persone potenti che sostengono lo “spopolamento”, una parola clinica, meccanica, dietro cui nascondersi per aver ucciso moltissima gente. Eppure, non ci opponiamo. Mentre tutto ciò avviene, nelle scuole educano i nostri figli secondo un modello di comportamento deviante. Droghe e più Covid, si stanno riversando sul nostro confine meridionale. E non si sta facendo niente. La nostra economia è sull’orlo del lastrico, e anche se sappiamo cosa sta causando questa situazione, non facciamo nulla. Ma indosseremo maschere e aggrediremo coloro che non lo fanno. Ci comportiamo come se l’aria stessa fosse veleno, come se i nostri amici fossero più nemici che amici. La maschera è diventata un talismano per allontanare gli spiriti maligni, il vaccino una pozione magica ed entrambi sono altamente simbolici.

La maschera ci silenzia, ci spersonalizza, ci separa dagli altri. Per sottolineare questa cosa siamo costantemente sollecitati a “distanziarci socialmente” “ un ossimoro se mai ne fosse stato uno. La maschera è il nostro anello al naso. Il vaccino dice rumoroso e chiaro, “ti possiediamo e puoi fare solo ciò che noi vogliamo che tu faccia”. Le persone vengono costrette a giocare alla roulette russa con una pistola caricata dal governo / sindacato aziendale / media. Non è un gioco Una persona saggia gioca a questo gioco “ dannati se lo facciamo, dannati se non lo facciamo. Ma siamo condannati? Non proprio. Dobbiamo solo strappare le nostre catene. (…)

Ma sono passati due anni. Non c’è mai stata un’emergenza di due anni “ un periodo di recupero di due anni, certo, ma la situazione è, o dovrebbe essere, di breve durata e qualsiasi governo degno di essere chiamato tale non dovrebbe prendere tutto questo tempo per capire le cose. È ora che agiamo. Inoltre, ciò che il governo impone sugli studenti è assolutamente dannoso e immorale. La dissoluzione delle piccole imprese è altrettanto ingiusta e immorale. Lo spettro di perdere il proprio lavoro o rischiare la morte con il vaccino non può essere la volontà di un Dio, anche se dobbiamo riconoscere che Biden si siede nella Casa Bianca solo perché un Dio lo consente -sebbene temporaneamente. Ad un certo punto, dovremo urlare, battendo i piedi per terra e dire “Ora basta”.

Dobbiamo seguire il Canada (mai pensato che lo avrei detto) fino a quando: 1. Abbiamo rimosso tutte le restrizioni Covid. 2. Abbiamo risolto il nostro casino sulle elezioni in modo che le elezioni possano essere sicure. 3. Abbiamo rimosso Fauci, e gli altri, dagli incarichi. Abbiamo risolto il nostro problema presidenziale “ non solo rimuovendo Biden dalla stanza ovale, ma impedendo che la Harris o Pelosi vi si trasferiscano. Non indosso più la mascherina in pubblico; trovo umiliante che si chieda di fare qualcosa di così sciocco, così inutile, e quindi disumanizzante. Ho commesso l’errore di fare i primi due vaccini, ma non farò la terza dose. Sono saturo. Uno dei miei antenati, un Thomas Burtch, faceva parte della colonia di Massachusetts Bay nel 1600. Sono un americano. Ho chiuso con questo nonsense.

E mi piacerebbe avere un camion.

di Dee Chadwell traduzione di Martina Giuntoli


Riferimenti:

 
https://visionetv.it/i-simboli-della-vergogna/

 
https://www.americanthinker.com/articles/2022/02/symbols_of_shame_.html

 
 
 

Articolo 4598 verificato al 2022-02-07 categoria: Dal Web