Le proteste in Francia e l'effetto Marcuse

 

Nel suo libro di una vita “L’uomo a una dimensione” del 1964, Herbert Marcuse descriveva senza appello ne consolazione alcuna, l’inevitabile chiudersi di ogni alternativa possibile al mondo capitalista moderno. Il sistema ha ingoiato ogni forma di opposizione anche germinale, i media sono il cane da guardia del potere e manipolano le coscienze tessendo una trama narrativa che ipnotizza e al tempo stesso rende impotenti; preso in questa rete come una sardina, all’individuo non rimane alcuna scelta se non quella di produrre, consumare e crepare. Il sigillo tombale sulle democrazie liberali di Marcuse è radicale. Tuttavia, esiste una possibilità che il filosofo tedesco amato dai sessantottini chiama incidente e che diventerà noto appunto come l’incidente Marcuse. I disperati del terzo mondo, approdando nel primo mondo con tutta la miseria e la furia da bon sauvage alla ricerca di riscatto e vendetta, potranno fondersi con le avanguardie intellettuali occidentali scampate al conformismo consumista e dare così vita a un nuovo soggetto storico che, al pari dell’estinto proletariato marxiano, potrà realizzare la rivoluzione.

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Riferimenti:

 
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-le_proteste_in_francia_e_leffetto_marcuse/39602_50362/

 
 
 

Articolo 5296 verificato al 2023-07-13 categoria: Dal Web