Travolse e uccise un ciclista, il giudice lo assolve Velocità e condotta di guida non hanno determinato l'incidente

 

Nell'ottobre del 2009 il Sig.X aveva investito e ucciso un ciclista.


Finito sotto processo per rispondere del reato di omicidio colposo l'investitore é stato assolto perché il fatto non costituisce reato.


Come sostenuto dalla difesa dell'uomo l'imputato non procedeva a una velocità elevata e le perizie effettuate in seguito all'incidente hanno dimostrato che l'impatto non poteva essere evitato.


L'investito stava attraversando la carreggiata in un punto poco illuminato quando l'auto dell'imputato lo ha centrato in pieno.


L'automobilista andava a meno di 60 km/h, comunque sopra il limite di 50 e non aveva fatto in tempo a frenare.

La condotta di guida e la velocità tenuta però non avrebbero causato il sinistro: se l'investitore avesse rispettato il limite di velocità, stando a quanto stabilito dalla perizia, si sarebbe fermato ad appena un metro dalla vittima, senza contare il tempo di reazione prima di spingere il pedale del freno. Una tragedia, certo, ma senza un colpevole.

------------------ nota del curatore di questo sito ----------------

C'e da rimanere perplessi su come viene applicata la legge. Nel link sotto c'e un soggetto autorevole che afferma che il Ciclista in un incidente ha sempre almeno il 50% di ragione e poi vediamo questa sentenza ove ad un automobilista che procede ad una velocità superiore a quella ammessa e ammazza un Ciclista viene assolto con formula piena.


Riferimenti:

 
http://www.ciclistaurbano.net/bicicletta_detail.php?id=1399

 
http://www.ciclistaurbano.net/bicicletta_detail.php?id=1399

 
 
 

Articolo 1485 verificato al 2023-02-05 categoria: Giurisprudenza