75% di colpa al pedone investito che attraversa fuori dalle strisce nonostante la foschia

 

Cassazione civile, ordinanza 3/4/2018, n. 8065: irrilevante lo stato di ebbrezza dell’uomo alla guida.

Comportamento poco prudente quello tenuto da una donna nell’attraversare la strada ignorando le strisce pedonali e la presenza di foschia.

Decisiva la ricostruzione dell’episodio che ha stabilito in maniera certa che la donna «ha attraversato la strada al di fuori delle strisce pedonali, in condizioni di ridotta visibilità a causa della foschia» . Peraltro, ella, quasi per complicarsi ulteriormente la vita, camminava «tenendo al guinzaglio un cane di media taglia e reggendo nel contempo in mano un vaso di ortensie» .

Tutti questi elementi sono sufficienti, secondo i Giudici della Cassazione, per addebitare alla donna «il 75% della responsabilità» per essere stata investita da una moto. Confermato il 25% di colpa per il centauro, si rivela inutile il richiamo al fatto che «il conducente si era messo alla guida della propria moto in stato di ubriachezza» .

Il concorso di colpa garantisce la possibilità di ripartire la responsabilità caso per caso, tenendo conto delle rispettive responsabilità e gradi di imprudenza, in modo da poter anche “personalizzare” la misura del risarcimento.

La colpa preponderante del pedone è stata quindi dimostrata dal fatto per aver attraversato la strada al di fuori delle strisce pedonali, in condizioni di ridotta visibilità a causa della foschia e, per di più, in condizioni da rallentarne il rapido attraversamento a causa del cane al guinzaglio e del vaso che teneva in mano.


 
 
 

Articolo 2821 verificato al 2023-05-17 categoria: Giurisprudenza