Quando pedalare in piedi? (Fuorisella)

 

Ce lo spiega Bernard Hinault, campione del mondo di ciclismo su strada.

..... Pedalare in piedi fa consumare più energia perché le oscillazioni verticali del tronco in termini di energia costano ma è una postura che ha i suoi vantaggi.

Stare in piedi sui pedali serve a rilanciarsi sul piano e a scattare in uno sprint ma è nelle salite che tale posizione assume titolo di nobiltà.

Abbandonando l’appoggio della sella, il Ciclista ridiventa, per certi aspetti, Pedone che cammina con i piedi incatenati alla sua bicicletta.

Pedalare in piedi, modificando le condizioni di lavoro dei muscoli, permette di eliminare un poco di pìù l'acido lattico e di ricostituire, seppur di poco, il glicogeno, carburante indispensabile per compiere sforzi intensi e prolungati. Pedalare in piedi aumenta anche l’aerazione dei polmoni che in tale posizione sono più liberi di lavorare.

Ci sono due modi di pedalare in piedi: si può spostare la parte alta del corpo, da una parte all’altra della bici, oppure spostare la bici inclinandola da ciascun lato alternativamente mentre il corpo resta all’incirca stabile.

E’ preferibile il secondo metodo perché meno dispendioso in termini di energia perché il semplice movimento delle braccia è sufficiente ad operare l’oscillazione della bicicletta. Le mani stringono le leve dei freni tra il pollice le due dita seguenti.

Mentre la mano opposta al pedale discendente respinge il manubrio l’altra mano tira sull’altra leva, a turno. Il corpo non deve appoggiarsi al manubrio poiché il peso deve essere trasmesso il più possibile alla pedivella. La concatenazione di questi gesti diventa rapidamente naturale quando se ne è presa rapidamente conoscenza.

Da quanto detto sopra risulta che il Ciclista che sa dosare sapientemente i momenti in cui deve pedalare in piedi migliora la sua prestazione.

In pratica, il Ciclista, di tanto in tanto deve trovare spunti per pedalare qualche minuto in piedi. In pianura, anche se non deve scattare e rilanciarsi, ove la pedalata in piedi è automatica, deve alzarsi di tanto in tanto per fruire dei benefici descritti sopra.

In salita egli approfitta degli strappi, anche brevi per alzarsi dalla sella e nei tratti molto ripidi quando la pedalata da seduto non gli fornisce tutta la forza necessaria
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Riferimenti:

 
http://www.ciclistaurbano.net/allenamento_ciclista_urbano.html

 
http://www.ciclistaurbano.net/come_pedalare_sui_passi_di_montagna.html

 
http://www.ciclistaurbano.net/allenamento_da_professionisti.html

 
 
 

Articolo 771 verificato al 2022-08-08 categoria: Il Ciclista