I vantaggi del ciclismo su altri sport?

 

Ce lo spiega Bernard Hinault.

Sono parecchi, ma quello più significativo è dato dal fatto che su una bicicletta il Ciclista può moderare il suo dispendio di energia secondo l’età, la motivazione e in base ai sui mezzi fisici.

Non vi è nulla di equivalente negli altri sport.

Questo quadro idilliaco è un pò smentito dalla necessità di andare in salita, ma anche li è sempre possibile con rapporti molto piccoli e l’adozione di un ritmo di ascesa ragionevole, superarle in economia.

Un Ciclista medio, per arrampicarsi su una salita del 5% di pendenza alla velocità di un Pedone, cioé circa 6 Km/Ora, impiega al massimo 70 Watt e 140 Watt solamente, se vuole salire a 10 km/Ora, obbiettivo accessibile alla maggior parte delle persone.

Ricordiamo che il Watt è l’unita di misura della potenza e rappresenta il lavoro (Joule) occorrente per innalzare di 1 metro, in un secondo, una massa di 102 Grammi.

Un Ciclista senza allenamento dispone abbastanza facilmente di una potenza di 200-250 watt.

Lo sforzo ‘Alla Carta’ che offre il Ciclismo ai Praticanti di tutte le condizioni fisiche presenta una secondo punto esclusivo: il ciclismo si può fare senza scatti e con grande continuità di movimento con la benefica conseguenza che le sollecitazioni dell’apparato cardio- circolatorio aumentano con gradualità e ciò consente la rieducazione dei cardiopatici e permette l’impostazione di programmi di allenamento progressivi per coloro i quali vogliono arrivare ad un buon livello sportivo.

Sono le qualità dello spostamento su ruote e la grande stabilità del centro di gravità del Ciclista, sul piano verticale che conferiscono al ciclismo questo innegabile vantaggio fisiologico.

Facendo intervenire i muscoli più potentati del corpo umano il ciclismo permette di migliorare la capacità respiratoria il doppio rispetto alla marcia e la corsa a piedi.

Infine la bicicletta fa lavorare l’insieme del corpo umano in condizioni radicalmente differenti da quelle che l’essere umano conosce dall’eternità grazie alla posizione del corpo raccolta e al movimento rotatorio delle gambe.

Alcuni ritengono che questo sia un inconveniente e arrivano a parlare di sport innaturale.

Noi preferiamo vederci una fonte di scoperta e l’occasione per vivere un’esperienza che arricchisce e moltiplica la capacità e l’autonomia di tutti coloro che sono tentati dall’avventura del Ciclismo.

 

Riferimenti:

 
http://www.ciclistaurbano.net/allenamento_ciclista_urbano.html

 
http://www.ciclistaurbano.net/allenamento_ciclista_urbano.html

 
 
 

Articolo 780 verificato al 2020-05-06 categoria: Il Ciclista