CICLISTI SUL MARCIAPIEDE E PISTE CICLOPEDONALI

Marciapiede non Ciclabile

Nei marciapiedi ove non é visibile una specifica segnaletica a terra o sui pali atta a qualificare il marciapiede come ciclabile é vietato percorrerlo.

La conseguenza del divieto sarebbe quella che il ciclista che pedala su un marciapiede non ciclabile dovrebbe essere multato ma nella prassi questo accade raramente.

In verità il Ciclista sul marciapiede non ciclabile qualche volta la multa la prende e ciò accade quando é coinvolto in un incidente, tipicamente quando investe un Pedone o egli é investito da una automobile che esce da un passo carraio.

In tali situazioni se si chiama un vigile per verbalizzare l'incidente egli é obbligato a multare il Ciclista (Violazione articolo 143 cds) ma, come già detto sopra, senza incidenti il Ciclista raramente viene multato.

Questo andazzo produce la conseguenza che molti ciclisti, fiutata l'immunità, scorazzano sui marciapiedi con la quasi certezza di non essere multati.

 

Il Ciclista che pedala sulla strada sale talvolta sul marciapiede per svariati motivi quali una situazione di traffico insidiosa, delle interruzioni oppure perché é un principiante anche se per quanto detto sopra, oggi, c'e la tendenza a pedalare sul marciapiede anche quando la strada accanto non presenta particolari problemi.

In tale situazione il Ciclista che pedala sul marciapiede, per sfuggire alle insidie delle auto, non deve diventare un pericolo per i Pedoni.

Il Ciclista deve sempre tenere presente che il marciapiede è al servizio del Pedone e se il Ciclista, per tutelare la sua incolumità ne fa uso, non deve arrecare disturbo ai Pedoni o peggio costituire un pericolo.

Il Ciclista che percorre un marciapiede deve avere la consapevolezza che esso é nativo per i Pedoni e non per le biciclette per cui può essere tollerato se il Pedone non lo percepisce come un pericolo.

Marciapiede Ciclabile

Quando all'inizio del marciapiede é affisso uno dei due cartelli simili a questi sotto il marciapiede é ciclabile e quindi il ciclista lo può percorrere legittimamente.

Tali cartelli identificano due tipologie di piste differenti. Il cartello numero 1 si riferisce ad una pista ciclabile su corsia riservata con a fianco quella dei pedoni. I ciclisti si muovono su una parte del tracciato con stampigliato a terra il simbolo della bici e i pedoni sulla corsia con stampigliato a terra il simbolo del pedone. Nei rarissimi casi in cui é presente un limite di velocità, esso non supera i 20 Km/h ma é prudente andare più piano perché frequentemente i pedoni sconfinano sulla corsia dei Ciclisti e investire una persona a questa velocità, gli si può fare male, anche con una semplice bicicletta. Poi sulle ciclabili tracciate sul marciapiede c'e anche il problema della auto che escono dai passi carrai dei fabbricati le quali devono dare la precedenza a pedoni e bici che passano sul marciapiede ma se ciò non dovesse accadere pedalare piano limita i danni.

Il cartello numero 2 identifica un percorso ciclabile da condividere con i pedoni. Pedoni e ciclisti si dispongono reciprocamente a loro piacimento. Su ambo i lati di questi tracciati é stampigliata la immagine della bici e del pedone per significare che essi possono muoversi dove preferiscono.

Anche in questi tracciati il ciclista deve prestare attenzione a non investire dei pedoni e quindi procedere a velocità moderata. Cosa debba intendersi per velocità moderata sulle piste ciclopedonali lo stabilisce la Circolare della Presidenza Consiglio dei Ministri 31/03/1993 n.432 parte II, 3.7:

non oltre 10 Km/h.

 

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PISTA CICLABILE SU CORSIA RISERVATA RICAVATA DAL MARCIAPIEDE
PERCORSO PROMISCUO PEDONALE CICLABILE

Qui si sono descritte le caratteristiche dei tracciati ciclabili come previsto dalla normativa, ma la realtà spesso é diversa poiché i comuni considerano, nei fatti, le piste ciclabili una viabilità secondaria a cui prestano scarsa attenzione, specialmente da un punto di vista manutentivo. Accade quindi che la segnaletica a terra viene rifatta raramente e la cartellonistica talvolta é contraddittoria o errata.

 

Suggerimento ai Pedoni

E' comprensibile lo sgomento dei Pedoni che assistono alla inarrestabile avanzata delle bici sui marciapiede per cui il Pedone che voglia ridurre i rischi che qualche bici gli vada addosso sul marciapiede ciclabile o no é opportuno che adotti almeno le seguenti cautele:

1 Evitare di fare bruschi spostamenti orizzontali che possano cogliere di sorpresa il Ciclista che sta per arrivargli alle spalle o frontalmente.

2 Ogni volta che il Pedone deve modificare la sua traiettoria sul marciapiede o su una pista ciclopedonale, per esempio per entrare in un negozio o avvicinarsi ad un semaforo, prima di iniziare il cambio di direzione guarda davanti per vedere se non sta per sopraggiungere una bici e si volge anche indietro per vedere se anche alle sue spalle non sta sopraggiungendo una bici.

3 Se l'adulto é a passeggio con dei bambini moltiplichi le cautele sopraccitate insegnando loro a non fare movimenti bruschi orizzontali improvvisi.

4 Se il Pedone ha anche il cane appresso, nel momento che transita la bici a fianco, se lo tenga vicino il più possibile in quanto il movimento delle gambe può disturbarlo e in talune situazioni e soggetti gli viene anche l'istinto di aggredire il Ciclista.

 

Le piste Ciclopedonali a livello del piano stradale

Tutto quanto detto sopra riguarda i classici marciapiede rialzati di alcuni centimetri rispetto al piano stradale.

Esistono anche tracciati ciclopedonali a livello del piano stradale che val la pena esaminare. Ci sono due tipologie di piste ciclopedonali a livello del piano stradale: quelle tracciate sulla strada veicolare senza alcuna separazione fisica come da foto 1 qui sotto e quelle separate dalla strada con un cordolo in cemento o materiale plastico, come da foto 2 sotto.

 

Quando una pista ciclopedonale é presente il Ciclista ha la facoltà di usarla ma non l'obbligo mentre il pedone può scegliere liberamente se camminare sulla ciclopedonale o sul marciapiedi. E' ovvio che il Pedone che non voglia rischiare che qualche bici gli vada addosso camminerà sul marciapiede ove, si spera, non ci siano bici, giacché il Ciclista ha a disposizione la strada e la ciclopedonale.

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Commento

Se il ciclista pedala a velocità moderata e rispetta il pedone non ci sono particolari problemi a far marciare sullo stesso tracciato ciclisti e pedoni anche se questi ultimi sarebbero più contenti se la bici stesse in strada, assieme agli altri mezzi di trasporto.

Ma anche il Ciclista non ha da essere molto soddisfatto perché sulle piste ciclabili tracciate sui marciapiede, con i pedoni, ci sono quasi sempre dei cani, spesso senza guinzaglio, anche di grossa taglia ed esporre il proprio polpaccio, mentre si pedala, a pochi centimetri dalla bocca di questi animali spaventa molti ciclisti.

Per questo e altri motivi l'opinione del ciclista che scrive qui é che se si vuole proteggere il ciclista lo si deve fare sulla strada, facendolo circolare su una LINE ad esso riservata, ove fattibile. Va anche detto che i Ciclisti Esperti NON PEDALANO sulle piste tracciate sui marciapiede per non soggiacere alle citate problematiche e limitazioni di velocità ma essi sono obbligati dal codice della strada a farne uso e se subiscono un incidente mentre pedalano su una strada costeggiata da una pista ciclabile o ciclopedonale gli viene addossata parte della responsabilità nell'incidente.

Links correlati:

- Galateo del Ciclista che pedala sul marciapiede